La prima fase del progetto, avvenuta nell’arco del mese di maggio 2021, ha visto la semina di ben otto varietà di arachidi differenti in due zone distinte, a nord e a sud della città di Torino. L’approccio varietale della ricerca implica infatti la presenza di diversi ambienti di semina al fine di monitorare la risposta di ogni varietà in contesti differenti.
La fase della fioritura, attesa per la fine del mese di luglio, sarà particolarmente delicata e precederà quella di maturazione, prevista invece per la fine della stagione estiva.
Il raccolto, che come la semina sarà organizzato in più riprese per testare l’evoluzione della pianta nelle fasi più avanzate, avverrà in maniera totalmente manuale verso la fine del mese di settembre.
Seguiranno le prime analisi chimiche sul frutto che, tra ottobre e novembre, avranno lo scopo di determinare la qualità del prodotto. Si tratta di una fase di estrema importanza che, con ogni probabilità, detterà il posizionamento dell’arachide piemontese sul mercato e determinerà il successo della ricerca.