Quanti pasti al giorno dovrebbe fare uno sportivo?
Alimentazione e sport agonistico
Lo sport a livello agonistico richiede allenamenti più o meno intensi quasi tutti i giorni e, per alcuni sport, anche doppi allenamenti in uno stesso giorno.
L’obbiettivo dell’agonista non è quasi mai perdere peso, ma principalmente migliorare la performance e aumentare la massa muscolare. Per questo motivo è necessario che lo sforzo fisico dell’atleta sia sostenuto da una corretta alimentazione, sia in termini di qualità che di quantità.
Quando deve mangiare un atleta?
Oltre che durante i pasti principali, uno sportivo dovrà stare attento ai pre e post workout per fare in modo di arrivare all’allenamento carico di energie, ma non appesantito. Partendo dal presupposto che le necessità variano da persona a persona e da allentamento ad allenamento, è possibile tracciare delle linee guida generali.
Prima dell'attività sportiva
Prima di una gara o di un workout intenso, l’ultimo pasto completo andrebbe consumato almeno 3 ore prima, mentre nell’ora che precede l’attività sarebbe bene consumare alimenti e integratori studiati specificatamente per questa fase.
Dopo l'attività sportiva
Il primo pasto post allenamento, che deve essere consumato almeno entro un’ora dall’esercizio fisico per ottimizzare il recupero muscolare, può essere composto sia da integratori sia da cibi naturali, purché contengano poche fibre e grassi. Un buon esempio possono essere affettati magri e pane o riso e pollo.
Quanto mangiare?
Oltra alla cadenza dei pasti, anche la quantità di cibo assunto è molto importante nella dieta di uno sportivo e, più che mai, dipende dalla sua fisicità e dai suoi obbiettivi.
Gli atleti che hanno l’obiettivo di prendere massa possono arrivare a mangiare anche 6 volte al giorno tra pasti principali e spuntini. Chi invece deve tenere d’occhio il peso può fare un solo spuntino (scegliendo tra metà mattina e metà pomeriggio in base alle necessità) in corrispondenza dell’allenamento per un totale di 4 pasti al giorno. È importante ricordare che la chiave sta nell’equilibrio e nella personalizzazione del proprio schema alimentare.