Arachide piemontese: fioriscono le prime varietà

Procede il progetto di ricerca sulla coltivazione dell’arachide piemontese portato avanti da Exica in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli studi di Torino. 

Dopo la semina di otto varietà di arachidi differenti in due zone distinte nella provincia di Torino, siamo ora giunti alla fase di fioritura e, entro la metà di settembre, ci aspettiamo di poter procedere con il primo raccolto.

La fioritura delle arachidi

Botanicamente parlando, l’arachide fa parte delle leguminose: una famiglia di piante la cui crescita e sviluppo seguono un percorso estremamente graduale. Quando il fiore si forma e si feconda, la pianta conosce un fenomeno ormonale detto geotropismo positivo per il quale il fiore tende a spostarsi verso il basso portando il frutto che si sta sviluppando nel terreno. Le arachidi come le conosciamo, infatti, crescono sotto terra.

La fioritura delle arachidi è un fenomeno estremamente delicato durante il quale la pianta va supportata e aiutata. Addossando nuova terra attorno alla radice, infatti, la pianta riuscirà a interrare i frutti con più facilità.

Prime considerazioni

Nonostante qualche intoppo – come la copiosa grandinata che nella prima settimana di luglio ha fortemente danneggiato il campo di Crescentino – è già possibile trarre qualche conclusione, sottolinea il Professo Blandino, responsabile della ricerca.

Per quanto riguarda i test sulla semina, si può notare come le varietà piantate a maggio stiano crescendo belle e rigogliose, nonostante il timore iniziale che la semina fosse troppo prematura. Si tratta di un ottimo risultato che dimostra come sia possibile anticipare questa fase allungando l’intero ciclo e aumentando così le garanzie di produzione.

Per quanto riguarda invece la sperimentazione varietale, comincia a risultare evidente che alcune varietà stiano dando più frutti di altre. Questo risultato, che si spera venga confermato durante la fase di raccolto, aiuterà a identificare le arachidi più idonee al terreno e al clima piemontese.

Le prossime fasi

Ci troviamo in questo momento circa a metà del ciclo di crescita dell’arachide, che si concluderà presumibilmente tra settembre e ottobre con il raccolto, altra fase cruciale ai fini della sperimentazione.

La buona riuscita del raccolto, infatti, permetterà di capire in che momento è più opportuno estrarre il frutto dal terreno mantenendo un giusto equilibrio tra umidità e essiccazione del frutto.